TFR in busta paga

tfr3Con la definitiva approvazione della legge di stabilità del 2015 è stata introdotta (art. 1 comma 26) la possibilità – a partire dal 1 marzo 2015 e fino al 30 giugno 2018 – per i lavoratori del settore privato di richiedere l’erogazione del TFR (trattamento di fine rapporto) in busta paga. La previsione riguarda i lavoratori dipendenti privati che siano in possesso di un’anzianità di servizio di almeno sei mesi . Questi lavoratori potranno richiedere la erogazione del TFR maturato mensilmente nella busta paga insieme alla retribuzione mensile. Una volta manifestata la volontà di ricevere il Tfr in busta paga, l’opzione non può essere modificata fino al 30 giugno 2018.

The possibility provided by the Stability Law in relation to the TFR also covers workers who already pay the severance pay in a supplementary pension fund. There remain, however, excluded from this possibility: · agricultural workers and domestic workers, · employees of companies subject to bankruptcy proceedings, · employees of companies in crisis ex art. 4 L. 297/1982.

The innovation introduced by the Stability Law is not lacking, however, have a downside. In fact, in the face of greater liquidity for the worker, who will have more money in payroll (salary increase equal to approximately 7.40%), there will be a more equal taxation, with consequences on the right to family allowances, as well as performance requiring certification Isee. From a fiscal point of view shares of severance pay in payroll going to be combined with the income of the period and will be subject to ordinary taxation

La possibilità prevista dalla Legge di Stabilità in relazione al TFR riguarda anche i lavoratori che già versano il TFR in un fondo di previdenza complementare. Restano però esclusi da questa possibilità: · i lavoratori agricoli e i lavoratori domestici, · i lavoratori delle aziende sottoposte a procedure concorsuali, · i lavoratori delle aziende in crisi ex art. 4 L. 297/1982.

L’innovazione introdotta dalla Legge di Stabilità non manca, però,di avere il rovescio della medaglia. Infatti, a fronte di una maggiore liquidità per il lavoratore, che avrà più denaro in busta paga ( incremento retributivo pari al 7,40% circa), vi sarà una pari maggiore tassazione, con conseguenze anche sul diritto agli assegni familiari, nonché sulle prestazioni che richiedono la certificazione Isee. Da un punto di vista fiscale le quote del Tfr in busta paga andranno a cumularsi con il reddito del periodo e saranno soggette alla tassazione ordinaria

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